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Piano di Ammortamento
II rimborso di un mutuo è concordato tra le parti secondo un piano di ammortamento, che rappresenta dettagliatamente, flusso per flusso, il procedimento di graduale restituzione del capitale preso a prestito, per mezzo del pagamento di rate periodiche (mensili, trimestrali o semestrali).
Il piano dì ammortamento rappresenta dunque il progetto finanziario con cui viene previsto di rimborsare il mutuo, combinando una "quota di capitale" ed una "quota di interessi" che, sommate, formano la rata.
Con il termine quota di capitale si intende la parte di capitale che viene rimborsata e dunque sottratta al capitale iniziale e man mano, nel prosieguo del pagamento delle rate, al capitale residuo fino al suo azzeramento.
Con il termine quota di interessi si intende la parte di interessi, calcolata sul capitale residuo in base al tasso di interesse applicato.
E' importante verifìcare puntualmente il dettaglio del piano di ammortamento delle offerte di mutuo e controllare che l'indice di costo ISC, dichiarate dalla banca, sia effettivamente eguale a quello calcolato con il foglio elettronico. In caso contrario, sarà interessante chiedere delle spiegazioni alla banca.
Vi sono altre tipologie di piani di ammortamento, ma poco utilizzate. Il caso di un piano di ammortamento a rate decrescenti ed a quote di capitale costanti, viene detto metodo di ammortamento all'"italiana". Le rate vengono calcolate come somma di una quota di capitale - fissata e determinata come capitale erogato diviso il numero complessivo delle rate - e da una quota di interessi, che viene valorizzata applicando il tasso di interesse al capitale residuo.
Vi è anche un piano di ammortamento cosiddetto libero, in cui le rate sono esclusivamente formate da interessi, mentre il capitale viene rimborsato entro scadenze determinate.
Sono pianificabili anche dei piani di ammortamento a rata fìssa e durata variabile, è questo il caso della rimodulazione del piano di ammortamento definito dalla convezione ABI-MEF ove il piano di ammortamento originario a tasso variabile cumula su un conto accessorio le differenze positive e negative della rata variabile rispetto alla rata fìssa determinata.
Al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto, il piano prosegue con rate sempre costanti fino al completo rimborso del conto accessorio.
Il mondo del calcolo e delle fattispecie dei piani di ammortamento è vasto e complicato. Per l'economia del presente manuale pensiamo che sia un buon risultato prendere confidenza e fare pratica con i calcoli del piano di ammortamento generalmente più utilizzato, quello a rate costanti, alla francese.
Il mutuo a rate agevolate ha un ISC maggiore per il semplice fatto che si è spostato di poco in avanti il rimborso della quota di capitale, il che comporta maggiori costi in termini di interesse.
Nel caso del mutuo a tasso fìsso, tutte le rate sono eguali per definizione, mentre nel caso del mutuo a tasso variabile, il valore delle rate può diminuire o aumentare a seconda dell'andamento del parametro Euribor.